Cognac 

Cognac liquore: un prodotto d’eccellenza da sempre

Nel 1909 fu stilato un primo disciplinare di produzione contenente, fra i primi del suo genere, le aree precise autorizzate; questo fu necessario per bloccare il proliferare delle imitazioni, legate al nome in etichetta a ricordare, per assonanza, il cognac stesso. La lungimiranza dei francesi nel proteggere e tutelare i prodotti d’eccellenza è proverbiale e il cognac non fece eccezione. Champagne e Armagnac sono altri esempi di tutela di prodotti d’eccellenza, protetti da denominazioni uniche e disciplinari specifici.

Cognac vino: una storia lunga secoli

La prima distillazione di cognac viene fatta risalire all’incirca all’anno 1549, mentre la coltura della vigna è decisamente più antica e risale alla fondazione dell’abbazia benedettina di Fontdouce, nel 1111. I vitigni, per la produzione del vino da distillare per produrre il cognac, sono esclusivamente a bacca bianca e il principale è l’Ugni Blanc, esteso per il 90% della superficie vitata. Questo vitigno è un clone del nostro Trebbiano. Le zone di produzione del cognac sono state tracciate nel 1938 e sono: Grande Champagne, Petite Champagne, Borderies, Fins Bois, Bons Bois, Bois Ordinaires. Queste sei zone sono disposte a cerchi concentrici attorno alle cittadine di Cognac e Jarnac.

Vino cognac: le caratteristiche di questo distillato

Il cognac deve fare, da disciplinare, almeno 25 mesi di invecchiamento in botti di legno: questo lungo periodo di maturazione in legno contribuisce all’eccezionale raffinatezza del prodotto finale, ottimo da gustare liscio per apprezzare al meglio il suo tipico tocco caldo e vellutato.

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