Arneis

Il vitigno Arneis è coltivato nella zona del Roero (adiacente alle Langhe Albesi) fin dal 1400 e per secoli è stato sinonimo di vino bianco assieme al Moscato. Un’uva bianca nella terra delle prestigiose uve rosse, quali Nebbiolo, Barbera e Dolcetto (e non solo). Ecco perché l’Arneis si stava estinguendo alcuni decenni fa. Poi il lavoro caparbio e certosino di alcuni produttori, soprattutto nella zona del Roero, ha fatto sì che questo vitigno venisse considerato, valorizzato ed apprezzato in tutto il suo splendore. Alcuni ora lo definisco addirittura il “Barolo Bianco” (soprattutto se le uve provengono dalla zona del fiume Tanaro) ed in effetti la sua struttura, la sua aromaticità e la sua eleganza lo eleggono a vino di gran razza. È un vitigno difficile da coltivare, matura tardi e ha una bassa acidità, quindi non è così semplice trovare il giusto momento di maturazione durante la vendemmia. Le sue caratteristiche sensoriali sono la nota floreale e aromi delicati, che contrastano con un corpo relativamente pieno e le altre note più fruttate, tipicamente di pera e albicocca, arrotondate con una leggera nota di nocciola, molto tipica.