Carignano

Anche questo vitigno è un autoctono sardo e, come il Vermentino, probabilmente ha lontane origini spagnole, coincidente con la lunga dominazione aragonese. Nella Francia del Sud viene denominato Carignan ed è molto diffuso. In termini ciclistici, molti lo definiscono un ottimo gregario, ovvero perfetto in coppia con altre uve, per esempio il Cannonau. Il suo colore spesso, la forte alcolicità e la struttura importante lo rendono quindi un ottimo vino da taglio. Dobbiamo invece dire che, le recenti innovazioni agronomiche in vigna, ed enologiche in cantina, hanno permesso al Carignano di esprimersi in assoluta autonomia e grande dignità; questo viene confermato e acclarato con la denominazione dedicata Carignano del Sulcis doc che prevede un uso minimo del vitigno all’85%. Questo ottimo vino sardo presenta un colore rubino intenso, con sfumature granato e una notevole complessità e varietà aromatica. Nel tempo e con l’affinamento, i sentori erbacei di questo rosso tendono ad assumere sfumature più decise e speziate. All’assaggio, il Carignano regala dei vini ben strutturati e caldi, dotati di mite acidità e di buona sapidità, di piacevole morbidezza e persistenza. 

Carignano vino: i sapori della Sardegna

L’uva Carignano è autoctona ed è presente soprattutto in Sardegna; è un vitigno a bacca nera ed è entrato nel Catalogo nazionale varietà di vite già nel 1970. Il vino che se ne ricava ha un colore rosso rubino con un sapore al palato che spazia dal fruttato alle erbe, ed è caldo e persistente.

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