Vino Primitivo di Manduria

Questo vitigno, tipicamente pugliese, ha quasi certamente origini dalmate e trova la sua massima espressione nella zona di Manduria, in provincia di Taranto. Recenti studi hanno rilevato che ci sono fortissime analogie tra il Primitivo e lo Zinfandel californiano: questo toglie senz’altro molto piacere agli amici della Costa Occidentale degli Usa che ritenevano fosse un vitigno autoctono americano. Per molti decenni il Primitivo è stato utilizzato come uva o vino da taglio, questo dovuto alla potenza, alcolicità e colore davvero esuberanti. Le moderne e recenti tecniche agronomiche ed enologiche sono invece riuscite a domare quest’uva e da alcuni decenni la qualità di produzione si è davvero impennata, portando sulle nostre tavole dei vini davvero straordinari. Il Primitivo di Manduria così prodotto ha generalmente un colore rubino intenso e profondo, con sfumature violacee. Il profumo è di frutti rossi come amarena, more, prugne, con in più note floreali di viola. L’affinamento in legno gli dona sentori speziati. Al palato è caldo, pieno ed avvolgente, con tannini delicati e dotato di buona persistenza.

Le caratteristiche del Vino Primitivo di Manduria

Il vitigno Primitivo è coltivato in particolar modo nella provincia di Taranto, soprattutto nella zona di Manduria. I vini che ne derivano sono di colore rosso rubino, con una sensazione calda al palato e speziata. La denominazione più importante nata da questa bacca è sicuramente il Primitivo di Manduria DOC, un vino secco e morbido, ma ci sono anche il Salenti IGT, il Tarantino IGT e molti altri.

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