Tequila 

Il Tequila (al maschile) è uno dei distillati di Agave Azul e lo possiamo definire lo spirito stesso del Messico: la sua origine si intreccia indissolubilmente con la storia delle popolazioni Atzeche, che abitavano il Paese prima dell’arrivo dei conquistadores. C’è un rigoroso e lungo procedimento per la lavorazione dell’Agave che si è affinato nel corso dei secoli e che porta oggi ad avere circa 3000 produttori in tutto il Messico. Ci sono due sigle da verificare in etichetta, per assicurarsi della qualità del prodotto: CRT che sta per “Consejo Regulador de Tequila” e attesta che l’azienda è iscritta al consorzio dei produttori di Tequila e NOM, “Normas Oficiales Mexicana” significa che l’azienda produce secondo il disciplinare approvato dal Consiglio nel 1974. Le tipologie di invecchiamento sono: Blanco o Plata edescrivono un prodotto che riposa per 60 giorni in vasche di acciaio grandi fino a 20.000 litri o per 59 giorni in botti di legno; Joven, Joven abocado, gold, oro: i prodotti di questa tipologia non hanno invecchiamento e il colore giallo paglierino scarico o dorato si ottiene con l’aggiunta di caramello che dà maggiore morbidezza al distillato; Reposado: rimane in tini di rovere per almeno tre mesi; Anejo / Extra anejo il prodotto resta in barili dalla capacità variabile di 200 o 600 litri per almeno un anno (12 mesi), come da disciplinare, ma la maggioranza delle distillerie invecchia i migliori tequila per almeno quattro, cinque anni. I top premium rimangono in legno anche 8 anni, perdendo con la naturale evaporazione dell’alcol, detta poeticamente la “parte degli angeli”, anche il 30% del contenuto iniziale e soprattutto la caratteristica nota erbacea acetica, in favore di morbidezza e rotondità di gusto.