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Castello di Ama

Castello di Ama
Informazioni
Regione: Toscana (Italia) (Vini italiani)
Anno di fondazione: 1972
Ettari vitati: 80
Produzione annua: 300.000 bottiglie
Enologo: Marco Pallanti
Indirizzo: Località Ama in Chianti - 53013 Gaiole in Chianti (SI)

La storia del Castello di Ama, produttore di vini di eccellenza, ha inizio addirittura nel settecento, epoca in cui era già stato segnalato come il "miglior luogo del Chianti per i vini" dal granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, in visita nella zona nel 1773! E una targa, in azienda, ricorda queste parole di ammirazione. E questa storia prosegue negli anni settanta per opera di di Tomaso Carini che inizia una nuova avventura rivolta alla produzione enologica di alto livello, coinvolgendo tre amici: GianVittorio Cavanna, Lionello Sebasti e Pietro Tradico per sviluppare insieme la rinascita di questo territorio. I quattro imprenditori, capitanati da Cavanna padre e figlio, reimpiantarono buona parte dei vigneti e costruirono una moderna cantina di fermentazione divenuta un modello innovativo per tutto il territorio. Nel 1982 entra ad Ama Marco Pallanti, giovane agronomo fiorentino e diventa enologo dell'azienda. Lorenza Sebasti, figlia di Lionello, uno dei proprietari, prende in mano la gestione dell’azienda fin dal 1993 ed insieme a Marco condividono, con identica passione, una visione evolutiva mettendola in opera con un lavoro che dura da 40 anni. Oggi nella società è presente la seconda generazione delle famiglie Carini, Tradico e Sebasti. L’azienda è situata ad Ama, nel comune di Gaiole in Chianti, nella provincia di Siena, e gode di cinque splendidi vigneti, lungo gli 89 ettari di proprietà della tenuta. Posti a quasi 500 metri di altezza sul livello del mare, i terreni sono caratterizzati da esposizioni e strutture differenti, cui corrispondono nomi coniati dalla tradizione, ispirati dai villaggi circostanti o dalle caratteristiche locali: il Vigneto “Bellavista”, il Vigneto “La Casuccia”, il Vigneto “San Lorenzo”, il Vigneto “Bertinga” e, infine, il Vigneto “Montebuoni”. La produzione è curatissima e chiaramente vede come protagonista il Chianti Classico in diverse selezioni e Riserve, anche se un'etichetta, che esula dalla tradizione locale, emerge su tutte: si tratta de "L'Apparita", un merlot in purezza, considerato tra i migliori del mondo e insignito di premi ambitissimi dai più prestigiosi critichi internazionali.

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