Cantina di Montalcino

Si tratta di una realtà davvero particolare, in quanto è l'unica cantina "sociale" del territorio di Montalcino. E' quindi una vera e propria cooperativa che nasce 1970 con la specifica esigenza di "dar voce" alle decine e decine di proprietari di vigne del territorio, però non possessori di una cantina, quindi non in grado di vinificare il frutto del loro raccolto annuale. Aggiungiamo che nel comune di Montalcino, se è vero che si possono produrre 4 tipologie di vino, ovvero Moscadello, Sant'Antimo, Rosso di Montalcino e Brunello di Montalcino, è certamente quest'ultimo a destare tutto l'interesse in assoluto, vino pregiatissimo, aristocratico e celebre nel mondo: quindi che sia una cooperativa sociale a produrlo, certamente nel passato ha creato qualche imbarazzo. Oggi invece la Cantina di Montalcino conta ben 94 soci conferitori, micro-aziende agricole che curano, in totale, 160 ettari di vigneto, in media meno di 2 ettari ciascuno, localizzati tra i 120 e i 650 metri di altitudine. Sono piccoli produttori che con cura e dedizione, coordinati dagli agronomi della cooperativa, producono uve di grandissima qualità per un totale di circa 76.000 bottiglie tra Rosso di Montalcino DOC, Brunello di Montalcino DOCG e Brunello di Montalcino DOCG Riserva. Nel 2000 sono iniziati i lavori di ristrutturazione della vecchia struttura, in realtà demolita e completamente ricostruita. E' stata progettata una soluzione architettonica unica nel suo genere, davvero straordinaria. Il disegno richiama le colline toscane e, per questo motivo, la cantina è entrata a far parte del circuito di Toscana Wine Architecture che raccoglie le 14 aziende vinicole d’autore e di design della regione.