Sirch

La cantina Sirch ha solide origini friulane attraverso l'omonima famiglia che da tre generazioni coltiva la sua terra sul confine italo sloveno. Una piccola cantina locale che è cresciuta, anno dopo anno, fino a diventare oggi una splendida realtà a livello internazionale. Le vigne dei SIRCH concentrano in un unico territorio l’immensa ricchezza di storie e geografie diverse. Da una parte, il fiume Judrio segna il confine italo-sloveno e dall'altra il fiume Natisone definisce la rinomata area DOC del Friuli Colli Orientali (COF). SIRCH unisce così, con le sue etichette, una lunga storia di confini, geografici e culturali. Le uve autoctone si alternano a quelle internazionali, l’esperienza si unisce all'innovazione e nasce lo stile dei vini SIRCH. I vini bianchi, sempre rappresentativi dell'orgoglio friulano, si affiancano ai rossi strutturati e complessi. La cantina SIRCH si trova inserita nel territorio della DOC Colli Orientali Friuli (COF). Si tratta di colline con altitudine compresa tra i 100 e i 350 metri slm, omogenei sia in termini di condizioni climatiche, sia per l’origine geologica. Le Alpi Giulie, situate alle spalle, riparano la zona dalle correnti fredde del Nord, mentre il mare Adriatico, che si apre di fronte, garantisce una ventilazione benefica e costante. I terreni sono costituiti da un’alternanza, in friulano chiamata “ponca”, di marne (limi e argille calcaree) e arenarie (sabbie cementate) di millenaria memoria. Da qui nasce l'equilibrio di questi splendidi vini che uniscono la struttura decisa all’eleganza, la sapidità all’armonia, il tutto sorretto da una lunga persistenza aromatica finale. Nell’ambito della DOC, le varietà di vini prodotti da SIRCH vanno dai vitigni cosidetti "internazionali" quali Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Traminer Aromatico, Pinot Nero e Merlot, ai vitigni autoctoni: Friulano, Ribolla Gialla, Schioppettino e Refosco dal Peduncolo Rosso. Nell’antico borgo di Cladrecis, nel Comune di Prepotto, si producono i vini più importanti, strutturati, complessi e longevi.