Fontanafredda

La storia della cantina è davvero lunga, affascinante e vede protagonista la famiglia Reale, infatti la tenuta di Fontanafredda viene acquistata da Vittorio Emanuele II come dono per la “bella Rosina”, donna da egli amata, e successivamente intestata ai figli Maria Vittoria ed Emanuele Alberto, Conte di Mirafiore e Fontanafredda. Nel 1870 inizia la vinificazione nelle cantine di Fontanafredda, anche se risale già al 1867 la menzione di un Barolo Fontanafredda. Nel 1878, il Conte Emanuele Alberto fonda l’azienda vitivinicola, con oltre 300 ettari coltivati direttamente da operai salariati specializzati (fatto unico per l’epoca) e nel 1887 il primo Barolo viene esportato oltreoceano. Ai prime del 900, sotto la guida del Direttore Cav. Mollo, l’azienda raggiunge la sua massima espansione commerciale e produttiva, con 200 dipendenti e oltre 40 famiglie residenti all’interno della tenuta, ma nel 1931 a causa della devastazione provocata dalla fillossera, grave malattia delle viti, e alla Grande Depressione arrivata dagli USA, le tenute e la cantina vengono vendute al Monte dei Paschi di Siena. Nel 1959 Fontanafredda produce il primo spumante Metodo Classico, precursore dell'attuale Alta Langa. Nel 2008 il grande cambiamento arriva quando Oscar Farinetti e Luca Baffigo acquistano la tenuta, dopo 77 anni Fontanafredda torna piemontese. Nel 2015, inizia il processo di conversione ad Agricoltura Biologica di tutti i vigneti aziendali. Tra i filari si coltivano per lo più nebbiolo, barbera, dolcetto e moscato, con una parte sempre più prevalente destinata a chardonnay e pinot nero, destinati alla produzione della nuova DOCG Alta Langa, espressione delle bollicine più nobili del Piemonte e in rapida ascesa sul mercato.
L'azienda si è meritata il titolo di “European Winery of the Year” nel 2017 assegnatale dal prestigioso Wine Enthusiast Magazine.