Chateau Barbeyrolles

Ai piedi di Gassin, uno dei tre villaggi della penisola di Saint-Tropez, sorge lo storico Château Barbeyrolles che, nei secoli, fece innamorare numerosi artisti e pittori, grazie alla sua bellezza unica e naturale e che riuscì a ripetersi anche nel 1977 con Régine Sumeire, tanto da portare quest’ultima all’acquisto della attuale proprietà. A partire già dall’anno successivo, iniziarono i rinnovi e i restauri dei vigneti e nel 1982 furono commercializzate le prime bottiglie prodotte. Régine, all’epoca, fu tra le prime donne a produrre vino in Provenza e, grazie ai numerosi riconoscimenti ottenuti, è stata poi nominata comandante dell’Ordine Illustre dei Cavalieri di Medusa, signora dell’Ordine della Tavola e del Vino, oltre che membro dell’Accademia del Vino di Francia, onoreficienze molto prestigiose in Francia, nel mondo del vino. Allo Château, tra il 2004 e il 2005, è stata costruita una nuova cantina, su modello di quelle della regione della Champagne, con una parte produttiva che segue il principio della gravità per la lavorazione dei mosti e coadiuvata da due modernissime presse idrauliche. Questa implementazione è frutto di una nuova filosofia applicata ai propri vini, a partire dall’anno 2000 quando, seguendo la tradizione familiare, la produzione è diventata interamente biodinamica, ovvero rivolgendo un rispetto totale alla valorizzazione del territorio circostante. A Régine e a questo Chateau, dobbiamo uno dei migliori rosé della Provenza, un vino che ha cambiato la concezione di questo genere e che ha incantato palati in in tutto il mondo, il “Pétale de rose”. La caratteristica principale di questa etichetta è la sua tonalità particolarmente pallida, che si riflette in note fruttate e ariose, che nel corso degli anni è diventata motivo di ispirazione e imitazione da parte di tutti gli altri produttori della zona, facendolo diventare un vero e proprio simbolo della produzione vinicola provenzale.