Ciavolich

L'origine della famiglia è bulgara e si perde nella memoria del tempo, quando questi mercanti di lana arrivarono in Abruzzo nel 1600, stabilendosi nel borgo di Miglianico dove, nel 1835, iniziarono ad impiantare i primi vigneti,  realizzando una cantina che, ad oggi, è una delle più antiche della regione. Giuseppe Ciavolich rilevò la tenuta nel dopoguerra e negli anni ’60 piantò altri vigneti a Loreto Aprutino. La terra è selvaggia per natura e per nulla domata; è una terra così sconosciuta eppure così unica e così vocata alla viticoltura. L'attività vinicola cresce e prospera, seguendo progressivamente rigorosi criteri di produzione che puntano alla qualità: è la scelta vincente. L'anno di svolta è il 2004 quando, a causa di problemi di salute del padre, la figlia Chiara, ventiseienne, deve decidere se proseguire l'attività di famiglia oppure vendere. La scelta non è facile, ma alla fine prevale il cuore, l'amore per la propria terra e per la propria famiglia. E i risultati oggi si vedono molto bene: Ciavolich è uno dei nomi più ammirati dell’Abruzzo vinicolo, producendo vini esclusivamente da vigneti di proprietà. Si tratta di 22 ettari coltivati con vitigni autoctoni come Pecorino, Cococciola, Trebbiano D’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Montepulciano D’Abruzzo, tutti vinificati in purezza. Nel 2007 nasce una linea di prodotti davvero inedita: la Linea "Fosso Cancelli" che predilige le fermentazioni spontanee, metodi di vinificazione ancestrali, iniziando con il Montepulciano d’Abruzzo. Il progetto prevede di creare un grande vino da invecchiamento, con potenzialità di almeno 50 anni! Al Montepulciano d’Abruzzo "Fosso cancelli" si sono poi aggiunti recentemente il Trebbiano d’Abruzzo, il Pecorino e il Cerasuolo d’Abruzzo. Anche le etichette dei vini vogliono ricordare e valorizzare la storia e i luoghi natii presentando antenati, rosoni di chiese e stampe di artisti del Novecento, donati alla sua famiglia all’inizio del secolo. La fusione perfetta fra passato, presente e futuro.