Bibi Graetz

La famiglia Graetz, di origine austriaca, acquista lo splendido castello di Vincigliata, sulle meravigliose colline di Fiesole, nei primi anni 60 del 900. Si tratta di una splendida costruzione risalente intorno all’anno 1000, contornata da una ampia tenuta, con ettari di antichi vigneti di Sangiovese, Canaiolo, Colorino, all’epoca in stato di semi abbandono. Sarà proprio Bibi, artista diplomato all’Accademia delle Belle Arti e innamorato di questo paradiso naturale che, nel 2000, deciderà di abbandonare le arti di cui si occupava per trasferirsi nel castello e dedicarsi alla produzione di vino, recuperando proprio quel patrimonio ampelografico a sua disposizione, ma ignorato. Ecco quindi l’individuazione del primo vigneto da valorizzare, il Testamatta, che è proprio la prima vigna sotto il castello e che viene lavorata e valorizzata da Bibi. E’ così che nasce la storia e la fama della cantina che negli anni si psecializza proprio nella ricerca e valorizzazione delle uve autoctone e delle antiche vigne. Graetz, da vero ricercatore, individua altre parcelle con antiche viti in giro per la Toscana e recupera preziose parcelle in Rufina, Greve, Panzano e anche all’Isola del Giglio, recuperando vigne a strapiombo sul mare di Ansonica, e sommando così circa 50 ettari vitati. In cantina, le lavorazioni avvengono in vasche acciaio e sono utilizzati lieviti indigeni, presenti naturalmente sulle bucce. L’affinamento avviene nelle stesse vasche d’acciaio o in barrique di rovere. Le etichette Bibi Graetz rappresentano davvero il territorio d’origine, una corrispondenza unica, autentica in grado di soddisfare ed emozionare anche i più attenti appassionati; e questo attraverso vini complessi e profondi, realizzati tutti con vitigni locali in purezza. Un vero artista!