Tornatore

La famiglia Tornatore ha una lunga tradizione enoica nel territorio intorno al territorio del comune di Castiglione di Sicilia. Infatti, la produzione familiare inizia nel 1865 e già nel 1910 Giuseppe, nonno dell’attuale proprietario, costruisce un casale con annesso palmento. I pochi ettari di vigneto dell'epoca arrivano addirittura a quota 1000 slm, un'altezza assolutamente considerevole per la coltivazione dell'uva. Si aggiunga una profonda conoscenza del territorio, giacchè i Tornatore furono anche "indicatori catastali" negli anni '30 per le amministrazioni dell'epoca. Una famiglia dunque con profonde radici nel territorio di origine, che nelle successive generazioni, non ha mai tralasciato l’attaccamento ed il rispetto dello stesso e delle tradizioni. L’Azienda ricade nel versante settentrionale del monte Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. I ricchi suoli sono di origine vulcanica e derivano dal disfacimento delle masse laviche, dalle ceneri e dai lapilli. L’abbinamento di terreno, clima e sapienza dei vignaioli, ovvero il terroir, hanno fatto del versante settentrionale dell’Etna un territorio ideale per la produzione di vini di altissima qualità, ma soprattutto particolari ed unici. L’attività agricola possiede 60 ha di terreni, per circa 46 ha a vigneto, 8 ha ad uliveto e 5 ha a noccioleto, il resto è in fase di riconversione; per questo motivo, oggi l’azienda Tornatore possiede il vigneto più grande all’interno della zona di produzione Doc Etna. I vigneti dell’azienda sono stati recentemente ristrutturati al fine di migliorare ulteriormente gli standard qualitativi e mantenere al massimo il legame con il territorio e le tradizioni vitivinicole (elevata densità di impianto, scelta varietale rigorosamente autoctona). I vitigni presenti sono quelli autoctoni etnei, previsti dal disciplinare di produzione dei vini a DOC Etna. In particolare: per le uve a bacca rossa abbiamo il Nerello Mascalese e Nero Cappuccio, mentre per quelli a bacca bianca, vengono prodotti splendidi Carricante e Catarratto.